01/08/07

Graffiti writing: arte o vandalismo?

Ormai tutte le principali citta' italiane ne sono coinvolte. Ad ogni angolo, su ogni muro, sui mezzi pubblici ci sono disegni o scritte fatte dai "writers", ragazzi appartenenti al mondo hiphop che cercano di esprimere concetti artistici o semplicemente di lasciare una traccia della loro esistenza per darsi visibilita' all'interno della comunita'.

Esistono fondamentalmente due categorie di writers, quelli artisticamente validi, che selezionano accuratamente i supporti da dipingere (leggi muri) e quelli che si credono tali ma che si limitano a scrivere velocemente e in piu' posti possibile la loro firma (detta in gergo "tag") per fare vedere quanto sono "bravi".
E' evidente che tra le due forme di espressione, la prima e' da considerarsi una vera forma d'arte. Non so se li avete mai visti, ma spesso su brutti muri di cemento, magari lungo massicciate delle ferrovie o grandi fabbriche vengono dipinti dei disegni molto ben realizzati spesso a tema politico/sociale che, a mio avviso, non fanno che migliorare l'ambiente in cui vengono realizzati. Spesso sono anche soggetto di belle mostre fotografiche.
La seconda invece e' senza ombra di dubbio del vandalismo puro.
Non e' infatti ammissibile che chiunque possa sentirsi in diritto di imbrattare tutto quello che trova a portata di bomboletta con degli scarabocchi senza alcuna velleita' artistica.

E' recente la notizia che due writers in provincia di Milano sono stati pizzicati dalle autorita' mentre scrivevano sui muri di una cascina.
Con decine di bombolette spray addosso, non hanno potuto negare l'evidenza e sono stati puniti bonariamente dal Comune a ridipingere la parete incriminata.
Spesso questi teppistelli imbrattano persino monumenti storici o opere d'arte di valore inestimabile e la cosa piu' grave e' che gli viene permesso di farlo indisturbati!
Il caso sopraccitato infatti resta purtroppo isolato e ogni spazio libero (o liberato con costosi lavori di pulizia) viene imbrattato nel giro di pochi giorni.
Cosa si puo' fare per risolvere la situazione? Vogliamo continuare a vivere in ambienti urbani degradati ed essere sottomessi da ragazzini ignoranti o vogliamo essere abitanti di citta' piu' civili?
Molti dicono che questo e' un fenomeno sociale troppo diffuso, quindi non gestibile dalle autorita' con efficacia. Secondo voi e' vero?

Pensateci prima di dare una risposta.....

Bene, ora vi porto l'esempio di New York. Vi ricordate i film ambientati nella grande mela degli anni '70 e '80?
Ai tempi non c'era uno spazio pubblico non scritto o disegnato dai writers, addirittura nei vagoni della metro non si riusciva a vedere quale fosse la fermata fuori dai finestrini da tanto erano scritti.
Ora vi assicuro che in tutta New York non c'e' piu' un graffito! E sto parlando di una metropoli che sara' grande almeno 4 o 5 volte una citta' italiana.
L'ex sindaco Rudolph Giuliani infatti, con la sua "tolleranza zero" ha raggiunto questo grandioso risultato semplicemente rendendo il deturpamento dell'ambiente metropolitano un crimine, perseguibile con l'arresto.
Nel giro di pochi anni il fenomeno e' miracolosamente scomparso da una delle piu' grandi citta' del mondo.

Perche' noi non riusciamo a governare la situazione a casa nostra?
Ci mancano forse dei sindaci con le palle?
Vista la situazione, purtroppo, mi sa proprio di si'!

5 commenti:

pony ha detto...

direi che non è che manchino sindaci con le palle, manca l'idea che sia una forma di arte, ci vuole cotaggio a definire arte quelle porcherie mah, l'arte del resto è materia per deficenti da ormai almeno duecento anni

Marco ha detto...

Beh, non esagerare. Se non si puo' definire cosa e' arte con certezza, si puo' fare il contrario, ovvero definire cosa sicuramente NON e' arte. Le scritte sui muri delle case e i monumenti NON sono arte!
Per il resto non condivido l'ultima tua frase, tieni presente che l'arte e' cultura.

hab top writer ha detto...

direi prp ke la gente non ha capito niente..ne di come nascono gli "scarabocchi" ne da come nascono le imponenti opere, che a volte sono tratte da idee politiche....
i graffiti per molti non sono scarabocchi sono il modo proprio di dire " io ci sono, io esisto!"...e non dovrebbe essere sottovalutato disprezzandolo...semplicemente bisognerebbe distinguere i vandali da chi lo fa per una vera ragione...che a mio avviso affonda le sue ragioni sociali molto in fondo...è un problema derivante dalla struttura sociale stessa, derivante dal problema che moltissimi ragazzi o adulti che siano non hanno come sfogare la loro vena creativa...essendo costretti ad imbrattare i muri...a volte rendendo felici anche i nostri occhi....

hab top writer ha detto...

direi prp ke la gente non ha capito niente..ne di come nascono gli "scarabocchi" ne da come nascono le imponenti opere, che a volte sono tratte da idee politiche....
i graffiti per molti non sono scarabocchi sono il modo proprio di dire " io ci sono, io esisto!"...e non dovrebbe essere sottovalutato disprezzandolo...semplicemente bisognerebbe distinguere i vandali da chi lo fa per una vera ragione...che a mio avviso affonda le sue ragioni sociali molto in fondo...è un problema derivante dalla struttura sociale stessa, derivante dal problema che moltissimi ragazzi o adulti che siano non hanno come sfogare la loro vena creativa...essendo costretti ad imbrattare i muri...a volte rendendo felici anche i nostri occhi....

newfox25 writer di napoli ha detto...

Senti alcune cose che hai detto sono vere, ma comunque anche quelle tag che tu riferisci inutili sono molto importanti per il writing, (ovviamente tranne quella stupide frasi d'amore), le tag ti fanno conoscere d'appertutto, e non devono essere chiamati atti vandalici, cmq una cosa molto buona l'hai detta cioè quella che i muri sono molto piu belli dipinti da writer o streetart, e in questo caso ti vorrei far capire che i writing sn quelli che dipingono la loro tag a murales, mentre gli streetart sono quelli che fanno vere opere, ti suggerisco di aggiungere queste cose e se puoi di farmi publicità a me e alla mia crew trn di quarto. grz ciao

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