09/08/07

Fototarocchi

Molti sostengono che le foto digitali siano tutte "taroccate" con photoshop e non si possono nemmeno definire fotografie, ma solo immagini.
E' vero? O dietro a questa affermazione si cela qualcos'altro?

Iniziamo dal significato della parola fotografia, letteralmente "scrivere con la luce".
Piu' liberamente, direi "disegnare con la luce".
Detto questo, mi spiegate che differenza c'e' tra il disegnare con la luce su una pellicola o su un sensore? Si ottengono sempre delle immagini no?
Sarebbe come affermare che una scultura in metallo, perche' non fatta in marmo, non la si potrebbe chiamare scultura. Non ha senso.

Archiviato quindi il discorso immgini/fotografie, affrontiamo quello dei "taroccamenti" con photoshop.

Le immagini digitali professionali possono essere prodotte in formato RAW, ovvero grezzo. Questo formato produce dei file che contengono l'esatta impronta digitale che il sensore ha letto dall'obbiettivo senza alcuna elaborazione e possono a tutti gli effetti essere considerati i negativi digitali, paragonabili quindi ai negativi su pellicola.
Per essere stampate pero' le immagini devono essere convertite almeno in JPG o TIF, formati standard utilizzati dalle stampanti. Esattamente come da pellicola occorre passare dalla fase di sviluppo per poi stampare.
Questa conversione viene fatta direttamente dalla macchina fotografica o da programmi esterni, coi quali e' anche possibile fare del fotoritocco.

Questi programmi, come Photoshop, sono molto potenti e permettono di fare veramente di tutto, dalla semplice conversione di formato all'alterazione dell'immagine come dimostra il video dello spot di Dove che ho postato in precedenza.

Photoshop pero' non e' un mostro, ma solo un potente strumento e come tutti gli strumenti devono essere usati dalle persone.
Quello che possiamo fare con degli strumenti dipende sempre da noi e se li usiamo male, o per scopi illeciti, non e' certo colpa dello strumento.
Daltronde anche la camera oscura e' lo strumento con cui si sviluppano le foto o le si possono "taroccare".
Il fotoritocco e' nato con la fotografia stessa nell'800, solo che era realizzabile da poche persone, pochi eletti che potevano farci credere quello che volevano con delle immagini alterate ma spacciate per vere perche' impresse su pellicola.
Il problema non a' mai lo strumento o la tecnica che si usa, ma il COME li si usa.
Stiamo poi tranquilli che qualsiasi tarocco, prima o poi, viene sempre scoperto, sia esso fatto partendo da pellicola che da digitale.

Lasciamo dunque da parte le guerre filosofiche, facciamo gli onesti (sopratutto con noi stessi) e divertiamoci con la fotografia!

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