21/03/18

Fotografie fuori dalla porta



Si chiama "door-off flight", ovvero volo fuori dalla porta. E' di moda sopratutto negli Stati Uniti, dove si effettuano dei brevi tour fotografici su elicottero con le porte aperte, per fare delle riprese ancora più mozzafiato senza il vetro di mezzo. Tanto che molti hanno iniziato a riprendersi anche i piedi a penzoloni sul panorama o direttamente a farsi selfie fuori dalla cabina.



Sembrerebbe una cosa sensazionale, eccitante e rivoluzionaria, oltre che un business molto lucrativo.
I prezzi per questi voli sono molto alti per pochi minuti da brivido, ma hanno sempre la fila di gente pronta a sborsare parecchi soldi pur di avere la foto originale da postare sulla piattaforma social di turno.

Fin qua nulla di male, perchè ognuno è libero di buttare via i suoi soldi come crede, ma quando qualcuno specula anche sulla sicurezza del prossimo, allora la cosa diventa molto seria.

Così è successo qualche giorno fa che uno di questi elicotteri a Manhattan abbia dovuto effettuare un ammaraggio di emergenza. La manovra è stata effettuata correttamente, tanto che il pilota è riuscito a salvarsi. Peccato che i gonfiabili automatici non abbiano sostenuto il velivolo per il tempo sufficiente a fare sganciare i turisti, i quali sono affogati trascinati sul fondo dalla macchina.

Per effettuare infatti queste riprese a penzoloni dal portellone, sono necessarie delle imbragature più robuste e resistenti di quelle normali. Sono quindi anche più complicate da mettere e, sopratutto, togliere. Magari in una situazione di panico come durante una emergenza.

Ecco perchè sono morte 5 persone nell'incidente di domenica 11 marzo.

Ora la F.A.A. sta velocemente pensando di cambiare le regole di sicurezza per questi voli, in modo che non possa più accadere in futuro.

Speriamo davvero, ma cosa succederebbe se un domani nascesse una nuova moda per fare invidia ai nostri "amici" sui social, con foto sempre più estreme?
Secondo me non ci sono regole o leggi che tengano: se non usiamo la nostra testa quando facciamo le cose, anche un semplice selfie potrà comunque tramutarsi in tragedia.

Come dice il grande Gianni Berengo Gardin: prima pensate e solo dopo, eventualmente, scattate!

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