Il pilota guardava nervosamente il vuoto siderale fuori dall'oblo' mentre manovrava con delicati colpi di joystick la navicella che scendeva velocemente, troppo velocemente verso la superficie di quel mondo alieno.
Dalla Terra la base trasmetteva costantemente indicazioni precise con voce laconica e il copilota controllava gli indicatori e le spie pregando che nulla si accendesse proprio in quel momento.
Quando il tonfo sordo scosse violentemente l'abitacolo per una frazione di secondo la menti dei due uomini si fecero sopraffare dal terrore, ma subito dopo la lucidita' riprese il controllo dei sensi e il panico fece posto all'euforia.
Dalla Terra la base trasmetteva costantemente indicazioni precise con voce laconica e il copilota controllava gli indicatori e le spie pregando che nulla si accendesse proprio in quel momento.
Quando il tonfo sordo scosse violentemente l'abitacolo per una frazione di secondo la menti dei due uomini si fecero sopraffare dal terrore, ma subito dopo la lucidita' riprese il controllo dei sensi e il panico fece posto all'euforia.
Sembrerebbe l'inizio di una storia di fantascienza ma quello che ho cercato di raccontare sopra con molta probabilita' era cio' che accadde 39 anni fa, quando nella notte tra il 21 e il 22 luglio del 1969 l'uomo atterro' sulla superficie lunare.
Noi ormai ci siamo abituati ma quell'impresa fu forse il piu' grande successo dell'umanita', frutto della cooperazione di centinaia di persone che, messe assieme, concepirono e ralizzarono qualcosa che solo pochi anni prima era considerato impossibile.
In quella missione, e in tutte le altre del progetto "Apollo" (nome del dio greco capace di svelare il futuro dell'umanita') furono scattate tantissime foto con una macchina Hasselblad appositamente modificata per lavorare in quelle condizioni estreme.
Il risultato di tutti quegli scatti e' il fantastico archivio fotografico della Nasa, in cui potete vedere veramente tutte le fasi delle varie missioni. Per chi non lo ricordasse, chi compi' l'impresa per primo fu l'equipaggio dell'Apollo 11.
Buona visione!
Noi ormai ci siamo abituati ma quell'impresa fu forse il piu' grande successo dell'umanita', frutto della cooperazione di centinaia di persone che, messe assieme, concepirono e ralizzarono qualcosa che solo pochi anni prima era considerato impossibile.
In quella missione, e in tutte le altre del progetto "Apollo" (nome del dio greco capace di svelare il futuro dell'umanita') furono scattate tantissime foto con una macchina Hasselblad appositamente modificata per lavorare in quelle condizioni estreme.
Il risultato di tutti quegli scatti e' il fantastico archivio fotografico della Nasa, in cui potete vedere veramente tutte le fasi delle varie missioni. Per chi non lo ricordasse, chi compi' l'impresa per primo fu l'equipaggio dell'Apollo 11.
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