29/04/08

Facce da Giro

59556fca3db8299bcced14271860fea1.jpg

 

Questo week end si e' concluso il Giro del Trentino e l'ultima tappa partiva proprio da sotto casa mia. Non ho potuto quindi esimermi dal fare alcune foto, seguendo quelli della RAI per individuare i ciclisti piu' famosi e  concentrandomi principalmente sui ritratti dei vari personaggi presenti all'evento.

Io infatti, lo so sono una bestia, non seguo il ciclismo perche' lo reputo troppo falsato dagli scandali doping.

Le immagini le trovate nella galleria qui a fianco, oppure direttamente a questo link.

21/04/08

Paranoid paparazzo

2632c24d3722fc4a871ab7635ed4a1c9.jpgTra legge sulla privacy, paura dei terroristi, caccia ai pedofili, stiamo diventando tutti quanti un po' paranoici e spesso travisiamo la realta' pensando di vedere dei draghi al posto di mulini a vento.

E' successo ad esempio in Inghilterra che un fotografo amatoriale, il signor Phil Smith, sia stato arrestato mentre fotografava delle luminarie di Natale in strada.
La motivazione del "bobby" inglese e' stata che il signore non aveva la debita autorizzazione. Peccato che le luminarie erano in un luogo pubblico e molte altre persone stavano facendo le loro foto e filmini senza essere disturbati.
Come mai allora Smith ha subito questo trattamento da criminale? Non ci sono spiegazioni, forse la tensione sotto Natale da parte delle forze dell'ordine anglosassoni e il fatto che stesse usando una macchina fotografica che poteva sembrare professionale hanno causato l'inconveniente.
Certo e' che abbiamo raggiunto dei livelli esasperati di paranoia, anche perche' quale terrorista si metterebbe a scattare fotografie con attrezzature professionali e vistose?

A questo punto vorrei fare luce sull'argomento fotografia e privacy: premesso che in un luogo privato occorre sempre avere il permesso per scattare delle foto, diversa e' la questione in un luogo pubblico, dove chiunque puo' farlo, dilettante, professionista o ragazzino col suo cellulare che sia.
Nessuno quindi in questi casi puo' arrogarsi il diritto di vietarci di scattare o, peggio ancora, chiederci di cancellare le foto. Lo scatto infatti resta sempre di esclusiva proprieta' dell'autore e non del soggetto.

Questo vale finche' ci teniamo le fotografie solo per noi. Nel momento in cui le andiamo a pubblicare (anche sul nostro sito internet) avremo bisogno di una liberatoria da parte del soggetto ripreso ma SOLO se questi e' il soggetto principale dello scatto.
Faccio un esempio: se riprendo un incrocio di una grande citta' come Milano in cui compaiono decine di persone che camminano, nessuna di esse potra' pretendere diritti sulla foto, anche se la dovessimo pubblicare sul principale giornale italiano.
Nel caso di bambini il discorso e' un po' piu' delicato ma col consenso scritto dei genitori e' possibile pubblicarne le foto senza problemi.
Per chi volesse approfondire questo complesso argomento, consiglio di leggere l'apposita rubrica sul sito di fotografi.org che, con esempi chiari e concreti, fa un po' di luce sulla questione.

Per esperienza. la cosa migliore e' sempre attenersi al buonsenso e all'educazione.

E' molto meglio chiedere il permesso con un sorriso che cercare di "rubare" degli scatti di nascosto, spesso il nostro soggetto ne sara' addirittura orgoglioso e si adoperera' per agevolarci

11/04/08

I podcast Magnum

bec2983edc3625ae7e74b2c63ee61c51.gifMagnum e' l'agenzia fotografica piu' famosa al mondo e consta tra le sue fila grandi fotografi del presente e del passato come il nostro Ferdinando Scianna o Henri Cartier-Bresson.

Sul loro sito c'e' un'interessante sezione dedicata ai podcast da dove e' possibile scaricare diversi filmati gratuitamente e rifarsi gli occhi, guardandoseli con calma anche sul proprio iPod. Per migliorare infatti bisogna sempre confrontarsi con quelli piu' bravi e "respirare la Fotografia" con la F maiuscola.

In quella sezione, iniziate a guardarvi ad esempio  "The path to Buddha" di Steve McCurry.

08/04/08

Primo progetto: Innocenti!

Ebbene si', lo avrete gia' intuito, ma il primo progetto che vi svelo e' legato alla gloriosa fabbrica Innocenti, che produsse per decenni la Lambretta, le Mini e le macchine utensili di precisione famose in tutto il mondo.

Ora di tutto questo rimane solo un'immensa area alle porte di Milano con i suoi capannoni a perdita d'occhio, ormai ridotti a scheletri di ferro e vetro, luogo ideale solo per qualche film horror o un rave party.
Solo un paio rimangono produttivi e al loro interno, una cinquantina di operai continuano a fare funzionare grossi macchinari degli anni '50 e '60, presse e torni che producono oggetti immensi come alberi motore di navi ma con una precisione millimetrica.
Ci sono addirittura macchine provenienti dal piano Marshall del 1947, quando gli Americani fornirono ai Paesi europei del dopoguerra aiuti economici e materiali per risollevarsi dalle devastazioni subite e, sopratutto, cercare di vincolarli a se' evitando che questi cadessero nella rete della Cortina di Ferro.

Al momento ho gia' raccolto un po' di materiale fotografico e appena lo riterro' sufficiente, iniziero' a pensare cosa farne. Le idee al momento sono le seguenti: una mostra fotografica o un libro.
Devo "solo" ottenere i permessi alla pubblicazione e gli eventuali sponsor.

Se qualcuno ha altre idee o suggerimenti si faccia avanti!