30/01/08

I 1000 negativi perduti di Capa

01dde21ba553e8efe6f444f2e565325f.jpgChi non ha pensato vedendo la famosa foto del miliziano ucciso durante la rivoluzione spagnola: e' falsa!
Il dubbio c'e' da 70 anni e nessuno ha mai potuto conoscere la verita' perche' i negativi erano andati perduti con
le sue valige quando Robert Capa dovette fuggire da Parigi perche' braccato dai nazisti a causa delle sue origini ebraiche.
In esse vi erano circa mille negativi, spariti nel nulla, alimentando i sospetti su questa ed altre foto scattate
dal grande reporter.
Ebbene, queste valige erano in possesso di un ex diplomatico messicano che ai tempi
lavorava in Francia e che ora, alla sua morte, gli eredi hanno donato all'International Center of Photography di Manhattan fondato dal fratello di Capa, Cornell.

Questa sensazionale scoperta dara' finalmente giustizia all'opera di Robert, ormai considerato il piu' grande fotoreporter di guerra della storia.
Fu infatti presente durante i piu' importanti eventi bellici del tempo e fu ucciso da una mina mentre realizzava un
servizio in Vietnam.
Tra le sue foto piu' famose ricordo quella del soldato americano in Sicilia che ascolta un pastore mentre gli indica
la postazione delle truppe tedesche, oppure l'unica foto dello sbarco in Normandia, mossa e sfocata, salvatasi dall'imperizia del suo assistente che rovino' l'intero servizio irrimediabilmente in fase di sviluppo.

Foto: Robert Capa photographs copyright © 2001 by Cornell Capa

20/01/08

Reporter senza frontiere

Non e' il titolo di un simpatico gioco televisivo, ma un'organizzazione internazionale che combatte da anni la censura della stampa.

All'alba del 2008 infatti i regimi o i governi che attuano questo tipo di repressione culturale nel mondo sono ancora tanti, a partire dalla Cina, sede delle prossime olimpiadi.
 
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Reporters without borders si preoccupa di aiutare i giornalisti, i fotografi e i bloggers che in questi paesi cercano di denunciare quello che avviene aggirando la censura. I loro strumenti sono il supporto economico attraverso la raccolta di fondi, l'aiuto legale e i consigli pratici, come ad esempio questo volume che hanno pubblicato per aiutare i blogger a raccontare comunque le loro storie e opinioni, anche in modo anonimo, per evitare ritorsioni.
E' evidente infatti quanto siano potenti in questo momento strumenti come internet e i blog che, anche quando i tradizionali canali dei media vengono controllati (radio, televisione, stampa), possono comunicare con tutto il mondo in modo rapido e capillare per denunciare cosa accade nella realta'.

Mi sembra un'iniziativa di tutto rispetto e che anche un piccolo contributo come il parlarne sul proprio blog sia comunque importante. Per raggiungere quindi il maggior numero di persone possibile con questo post allego anche l'introduzione in inglese tratta dal loro sito:

"Blogs get people excited. Or else they disturb and worry them. Some people distrust them. Others see them as the vanguard of a new information revolution. Because they allow and encourage ordinary people to speak up, they’re tremendous tools of freedom of expression. Bloggers are often the only real journalists in countries where the mainstream media is censored or under pressure. Only they provide independent news, at the risk of displeasing the government and sometimes courting arrest.
Reporters Without Borders has produced this handbook to help them, with handy tips and technical advice on how to remain anonymous and to get round censorship, by choosing the most suitable method for each situation. It also explains how to set up and make the most of a blog, to publicise it (getting it picked up efficiently by
search-engines) and to establish its credibility through observing basic ethical and journalistic principles."

18/01/08

2008: anno della fotografia

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Il 2008 sara' l'anno della fotografia per Milano. Questo e' cio' che ha promesso l'assessore alla cultura Vittorio Sgarbi annunciando numerosi eventi organizzati nelle varie sedi espositive cittadine e, vedendo il programma dettagliato, non si stenta a credergli.

Eccone un estratto:


Palazzo della Ragione

23 gennaio - 24 marzo "Von Glöeden. Nudi, paesaggi e scene di genere" A cura di Italo Zannier
Aprile - Maggio "Il secolo dell´Avvocato. Mostra fotografica dedicata a Gianni Agnelli" A cura di Marcello Sorgi
Giugno - Settembre "Weegee" A cura dell´ICP di New York
Ottobre - Gennaio  2009 "Robert Frank" A cura di Martin Gasser, Thomas Seelig, Urs Sthael, Enrica Vigano


Palazzo Reale

Gennaio - Marzo "Joel Peter Witkin" A cura di Composti di Ca´ di Fra´.
Gennaio - Marzo "Jan Saudek" A cura di  Enrica Viganò.
Gennaio - Febbraio "Giustino Chemello"
Gennaio - Febbraio "Massimo Listri"
Marzo - Maggio "Micha Klein"
Marzo - Maggio "Arturo Ghergo"
Aprile "Giovanni Gastel" A cura di Germano Celant
inizio 2009 - "Annie Lebovitz"


PAC Padiglione d´Arte Contemporanea

2009 (data da definire) "Gabriele Basilico"
2009 (data da definire) "Ferdinando Scianna"


FORMA - Centro Internazionale di Fotografia

13 febbraio - 08 giugno "Richard Avedon"


Galleria Carla Sozzani

13 gennaio - 24 febbraio "Gisele Freund - Ritratti"

07/01/08

Test Nikon D300

A questo link (e a bordo pagina) troverete le prime foto scattate con la nuova macchina.

Quello che colpisce fin da subito, oltre alla eccezionale qualita' dei materiali e l'ergonomicita' dei comandi, e' la bassissima presenza di rumore digitale anche ad alti valori ISO.

Appena ne avro' altre da mostrare le aggiungero' a questa presentazione. 

04/01/08

La mia D300!

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Ho ritirato oggi la mia nuova Nikon D300 e ho fatto finalmente un bel salto di qualita'.
Devo dire che Nital questa volta e' stata in grado di gestire il lancio correttamente perche' i pezzi si trovavano nei negozi gia' a inizio dicembre come annunciato e, se non si cerca proprio il prezzo piu' basso, la si trova tutt'ora abbastanza facilmente.
A proposito, io l'ho presa online da digitalfoto e ad oggi non ho ancora trovato un prezzo piu' basso con garanzia italiana.
 
Ora non mi resta che imparare a fare le fotografie! ;-) 

01/01/08

La storia ci insegna

Alla fine dell'ottocento la fotografia fece un grosso balzo in avanti: dal macchinoso procedimento della lastra a secco si passo' agli apparecchi portatili e alla istantanea; fu una vera rivoluzione, portando l'arte della fotografia alla portata di molti e non piu' solo di alcuni eletti.

Ma come per tutte le innovazioni tecnologiche, ci furono quelli che, legati ai vecchi metodi, non riuscirono ad evolversi e criticarono fortemente la novita', tanto che un fotografo inglese scrisse che questo nuovo sistema aveva "creato un esercito di fotografi che infestano l'intero globo, ritraendo oggetti di ogni sorta, dimensione e forma, in quasi tutte le situazioni, senza mai fermarsi un attimo per chiedersi: ma e' davvero arte? Appena scorgono qualcosa di gradevole, ecco che subito mettono a fuoco l'apparecchio e scattano la foto! Neppure un attimo di riflessione, e perche' dovrebbe esserci? Infatti l'arte puo' errare mentre la natura non manca il bersaglio, dice il poeta, e loro lo ascoltano. Per loro, composizione, luce, ombra, forma, grana, non sono che vuoti slogan..." (1)

Tutto questo non vi ricorda qualcosa? Dovremmo imparare dalla storia perche' tramite le esperienze del passato possiamo affrontare piu' serenamente il presente.

Quelli che ora sono legati alla pellicola e denigrano il digitale sono gli stessi che a suo tempo erano stati denigrati dai sostenitori della lastra a secco.

Interessante vero?



(1) Tratto da: Cohen, E.E., Bad form in photography, The international annual of anthony's photographic bulletin